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Cosa chiedere al web 3.0?

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Non si può non riconoscere all’avvento del web 2.0 una grande spinta evolutiva, soprattutto in termini di partecipazione e condivisione. E’ però altrettanto onesto riflettere sul fattore moda che il termine ha innescato: oggi tutti chiedono siti 2.0 e parlano di wikieconomie e blog aziendali..

Se sul 2.0 gli argini sono ormai rotti e le cautele sprecate (è troppo tardi) è forse lecito chiedersi cosa attendersi dall’avvento del web 3.0 che, inevitabilmente, prima o poi arriverà (o ci sarà imposto). Proviamo a capovolgere le cose chiedendo qualcosa al web 3.0, ma cosa? Al tempo della discussione sulla struttura delle reti (il creatore di internet ha detto testualmente che la rete che lui ha progettato non è fatta per vedere la televisione e che auspica un allacciamento del web ai cavi dati sottomarini, 100 volte più veloci), cosa manca al web per divenire davvero un supporto globale?

una struttura democratica e partecipativa anche in termini di accessibilità : Esiste ancora un’ampia fetta di popolazione che non è in grado di accedere ad internet, le barriere sono a livello di persone (anziani e bambini che per motivi diversi non possono fruire della rete) e di luoghi (a noi sembra che il wi-max ritardi un pò troppo.. lobby?)

la possibilità di concludere agilmente transazioni: Il cruccio del pagamento on line è una difficoltà che difficilmente sarà totalmente eliminabile. Una dimensione fiduciaria (rischio i miei soldi) ed una pratica (come sapere se quel vestito mi andrà bene) pongono barriere difficilmente superabili nel breve termine.

la perfetta integrazione con strutture off line: pensiamo in particolare alle aziende, il sito internet è spesso ancora una vetrina, o quando le cose vanno bene è una digitalizzazione del catalogo o poco più. Solo ora si cominciano a vedere audaci tentativi di animazione del sito ed alimentazione di un vero servizio (es. live chat con operatore, sul sito della dell funziona molto bene, testata). Ma perchè non posso ancora prenotare un tavolo in pizzeria via internet?

la mobilità totale: chi vi scrive è connesso da un centro medico in attesa di una risonanza, con un abbonamento flat via cellulare. Non è detto però quanto complicato sia informarsi sulle tariffe e successivamente configurare la connessione.. o almeno lo è abbastanza perchè mia nonna non sia in grado di farlo.

sono queste a nostro avviso le condizioni “sine qua non” per un sensato passo avanti del web, che giustificano quindi il parlare di web 3.0, quali sono le vostre? Per dirla con poche parole: quando mia nonna potrà utilizzare agevolmente il web, forse potremmo parlare di 3.0

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