Content Marketing

Game of Tones: qual è la voce di un brand?

Tempo di lettura 2 minuti

Amichevole, informale, istituzionale o distaccato, la riconoscibilità della voce di un brand non è certamente un caso. Solitamente è delineato da specifiche linee guida finalizzate alla personificazione del marchio, per ogni comunicazione e in ogni canale.

In altre parole, il “tone of voice” è il modo in cui un’azienda comunica all’esterno le caratteristiche e peculiarità che la rendono unica (reason why).

Come per le persone, se si pensa alla personificazione, avere un’unica voce rende un’azienda o un marchio unico, originale e contribuisce ad identificarlo.

La voce conferisce una personalità che può essere allegra e disinvolta come quella di Desigual, oppure istituzionale ma innovativa come Samsung Italia.

Il tono di voce è invece una caratteristica particolare che riguarda l’uso della voce. Ognuno di noi utilizza la voce in modo diverso, adattando il tono in base all’interlocutore o allo specifico contesto, rimanendo però sempre riconoscibili.

Allo stesso modo, la voce di un brand è unica ma flessibile, e i suoi toni possono variare in base ai diversi contesti e obiettivi.

vignetta_twitter

Per essere maggiormente penetranti ed empatici è quindi importate tenere separati voce e tono, in modo che quest’ultimo possa modularsi in base a specifici canali, occasioni e contesti, ottenendo maggior engagement da parte del target di riferimento.

Esploriamo insieme alcuni dettagli rispetto all’importanza di stabilire delle linee guida orientate alla personificazione del brand e, in particolare, allo sviluppo di un efficace e persuasivo tono di voce.

Le 3 C proposte da MarketingLand possono essere un valido supporto:

  • Cultura: è necessario puntare sulla cultura aziendale: caratteristiche, obiettivi, punti di forza e debolezza.
  • Community: interagire con il target e comprenderne bisogni, esigenze e richieste è fondamentale a delineare una comunicazione ad hoc.
  • Conversazione: la relazione tra brand e persone è indispensabile alla veicolazione del messaggio. Iniziare e mantenere attiva la conversazione con il proprio target è un aspetto imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi. La chiave del successo è trovare il giusto tono di voce con cui rappresentare il brand e raggiungere il pubblico.

Annamaria Testa, in La Parola Immaginata, aggiunge altri utili consigli sul tone of voice:

  • È il risultato di come viene lanciato un messaggio: esagerazione, affermazione, attenuazione, etc.
  • Esprime una specifica intenzione ed emozione: abbinare un concetto a un sentimento è fondamentale. Se il primo deriva dalle caratteristiche del prodotto o servizio e dalle sue performance, il secondo deve essere calibrato in base al pubblico – attese, desideri, esigenze, scopo.
  • È influenzato da come un’azienda decide di presentarsi all’esterno.
  • Passa attraverso il lettering: non si tratta solo di gusto personale o fattore estetico, la scelta del font può influire sul senso del messaggio.
  • Passa attraverso lo storytelling: per ogni aspetto, prodotto e caratteristica aziendale è possibile delineare molteplici prospettive comunicative e, ognuna di queste, può essere presentata in tanti modi differenti.

In conclusione, per ottenere una comunicazione persuasiva e penetrante è importante che il tone of voice sia in linea con la brand identity e con il mood aziendale.

Definite la vostra personalità e siate semplicemente naturali. La comunicazione farà il resto.

Ti è piaciuto questo articolo?

Iscriviti alla Newsletter per non perderti le novità sul mondo del Conversion Marketing

Iscriviti alla Newsletter!