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Il made in Italy sfida youtube e Second Life

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Ad Aprile nascerà YourTrumanShow. Sarà figlio della Silicon Valley e di due torinesi: Arturo Artom e Luca Ferrero.
Di capitali e investimenti americani, YourTrumanShow avrà il cuore tecnologico e grafico a Torino, dove hanno sede Advice e Ok Santiago, le due società che hanno lavorato alla costruzione della piattaforma.

La nuova piattaforma sarà un ibrido tra le due già note You Tube e Second Life.
Al contrario di Secondo Life non creerà vite virtuali bensì porterà la vita reale sul Web e si approprierà della velocità di caricamento video per cui è nota You Tube. Tuttavia non accetterà qualsiasi tipo di filmato ma sarà una piattaforma verticale che raccoglierà storie di vita, le classificherà e permette permetterà ai visitatori di votarle e recensirle.
Raccontare se stessi, esperienze, frustrazioni, drammi e felicità : un reality show online..

Il portale ammetterà tre tipologie di utenti: publisher, visitatori e reviewer (categoria quest’ultima ritenuta fondamentale dai creatori). Il tutto si baserà su un sistema di rating; gli utenti potranno votare i video e le recensioni decretando la credibilità o meno di publisher e reviewer.

I due italiani contano di guadagnare non solo tramite la vendita di spazi pubblicitari, ma anche con accordi di vendita dei diritti dei video postati. Stanno infatti per chiudere un accordo con una media company per la vendita dei diritti di sfruttamento delle storie pubblicate.
L’idea è semplice ma acuta: tra migliaia di video è molto probabile che si possa trarre materia buona per uno spin-off televisivo o per una sceneggiatura che sarà già stata “approvata” dal pubblico di massa… una sorta di enorme database di possibili storie di successo.
I problemi principali proveranno sicuramente da You Tube e SecondLife e dallo scontro che avverà .

È necessario aprirsi un varco, coinvolgere e fidelizzare..
L´idea a mio parere sembra quella di attirare tutte i videoascoltatori dei reality show dando loro la possibilità di esserne parte, in fondo tutti noi vogliamo i nostri 15 secondi di gloria..e se, come si dice, sarà possibile che i contenuti migliori siano presi in considerazione da case di produzione..beh il successo potrà non restare solo un sogno..ma una realtà .

Dobbiamo trarre degli insegnamenti e dei moniti da questo progetto: il made in Italy online esiste, porta innovazione. Peccato che per trovare i fondi debba andare dall´altra parte dell´Oceano.

Forse un´ulteriore spunto per chi, come per i fake blog, pensa di giocare sporco, e perchè di pubblicizzare qualche prodotto in maniera più o meno occulta.. Un nuovo campo d´azione per il product placement.

Giancarlo Camoirano per sitiwebmarketing

Kawakumi ne parla qui

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