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Iphone: mostro o gioiello?

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In questo periodo non ci si può esimere dal parlare dell’ iPhone, l’ultimo nato di casa Apple che e già divenuto uno status symbol.
Come ogni oggetto di moda è soggetto a violentissime critiche quanto ad adulazioni squisite: la cosa curiosa è che queste due cose sembrano spesso dipendere più da ciò che l’oggetto riesce a trasmettere, più che dall’oggettività di una analisi dello stesso.
Molta, moltissima gente, odia o ama un manufatto quando lo stesso è di moda, a prescindere da tutto: ci sono quelli che accusano il “melafonino” di essere solamente uno status e di non valere affatto i soldi che costa. Si sente dire che il fatto che sia di moda è “il male” e che la gente, pur non arrivando alla fine del mese, non può fare a meno di averlo.
Beh diciamo le cose come stanno: l’iPhone è molto di moda… e allora?
Il fatto che sia bello, funzionalissimo, ricolmo di tecnologie all’avanguardia e decisamente rivoluzionario non conta? E’ condannabile solo per “la colpa” di essere alla moda e all’ultimo grido?
Io credo di no e penso che, quando si parla di un oggetto, bisogna cercare di mantenersi più distaccati, lasciando alle cose le proprietà e i difetti che le contraddistinguono.
Il fatto che una persona non si possa permettere un Porche Cayenne non vuol dire che la reputi una brutta macchina, ne inutile ne tanto meno superflua.
Ma con gli oggetti tecnologici è diverso: la tecnologia fa paura. Viene spesso interpretata come una magia, una pratica oscura, come qualcosa che non si riesce a capire o che risulta ostica e lontana.
Allora, per pigrizia intellettuale, non si tenta di capire ma ci si allontana e si fa del sarcasmo, con un atteggiamento di distacco borioso che riempie il nostro ego, sostituendo la frustrazione di non sapere di cosa si sta parlando.
Ecco che allora ci si tuffa nel turbine del “non serve a niente” e “la gente lo compra solo perché di moda”. Così facendo ci si sente/reputa superiori alla massa, a quel popolino che fa la coda per accaparrarsi un sofisticato ma inutile oggetto.
Si può discutere sul fatto che le persone vengano colte da isteria e che Apple cavalchi questa onda di pubblicità gratuita, si può anche affermare che l’oggetto in questione è venduto sovrapprezzo in Italia, ma non si può odiare e denigrare il manufatto in sé.
E’ difficile percepire che un oggetto è straordinario quando non se ne capiscono le caratteristiche, ma è uno sforzo mentale che bisogna iniziare a fare: oggi l’iPhone è il dispositivo più avanzato che uno possa tenere nella propria mano. Che piaccia o no.
Di contro, a tutti quelli che lo amano in maniera incondizionata ricordo una cosa: è un cellulare. Fa un sacco di cose ma è e rimane un cellulare che costa come una rata del mutuo della vostra casa.

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