Content Marketing

Micro content: le piccole attenzioni che fanno la differenza

Tempo di lettura 6 minuti


Ogni singola parte di un progetto, anche la più piccola, deve essere curata nei minimi dettagli. A livello concettuale sembra scontato, ma quante volte ci si è trovati a sistemare alcuni aspetti all’ultimo minuto? Anche se complesso, per via di stretti tempi di lavorazione o di deadline che spesso si sovrappongono, è importante curare i micro contenuti, pianificandoli sin dall’inizio per delineare i migliori posizionamenti e supportare al meglio l’intero design.

I micro contenuti sono un aspetto da non sottovalutare se si pensa alla customer experience : questi piccoli copy, link ed elementi grafici inseriti con il contenuto giusto nel posto giusto, possono incentivare un acquisto di impulso, informare nel momento del bisogno o ingaggiare per creare un legame o un contatto.

I due tipi di micro content

Come lascia intuire il termine, il micro content è ridotto e breve, può essere infatti una piccola parte di un framework.

Quando si parla di micro content lo si associa principalmente a due concetti:

  • Piccoli gruppi di parole che forniscono informazioni o guidano l’utente all’interno di un’applicazione o di un sito web. Queste label possono definire l’azione di CTA buttons o descrivere le modalità con cui utilizzare un website.
  • Clip animate o purpose image che portano l’utente a una specifica URL. Una GIF animata è un classico esempio di questa categoria.

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Il trucco per realizzare micro contenuti performanti ed efficaci è di pensarli in modo frammentato. In concreto, se si stanno progettando testi, immagini o video è importante renderli il più possibile brevi, accattivanti e intuitivi, in modo da attrarre e invogliare gli utenti al compimento di uno specifico compito. I micro contenuti sono infatti il fondamentale driver che porta all’azione.

Pensare alle parole

Pensate ai più interessanti siti web che avete visitato di recente. Cosa vi ha colpito di più?

Potrebbe essere il tone of voice scelto o le immagini, ma con molta probabilità sarà il “contatto” che avete instaurato durante l’interazione con un sito: facilità di utilizzo, immediato reperimento di quello che si sta cercando e navigazione semplice e immediata.

Sono i micro contenuti che definiscono questi aspetti. Le parole utilizzate all’interno di ogni bottone, etichetta e menù di navigazione sono i key element che indicano come interagire con un sito. Realizzarli in modo ottimale è di massima importanza. Vediamo come:

  • Prediligere un linguaggio semplice e frasi di immediata comprensione.
  • Utilizzare termini (parole e verbi) che inducono un’azione.
  • Definire con chiarezza l’azione da compiere.
  • Seguire il tone of voice definito per il sito.
  • Evitare ironia o giochi di parole che possono confondere l’audience.
  • Prediligere i contrasti in modo che le parole siano più evidenti e immediatamente visibili.
  • Rendere cliccabili (o tappable) i comandi.
  • Evitare CTA poco efficaci come “clicca qui”.

Pensare alle immagini

Action words e immagini dovrebbero completarsi a vicenda, ma a volte è la stessa immagine ad essere un micro content. È una soluzione molto efficace che prevede l’utilizzo di medesimi contenuti su applicazioni differenti.
Utilizzando questo approccio si ottiene un singolo contenuto, finalizzato a veicolare il traffico verso il proprio sito, utilizzabile più volte per differenti audience.

Per applicare questa soluzione al meglio è importante realizzare il giusto tipo di immagine:

  • Le immagini devono poter “vivere” in uno specifico contenitore in modo indipendente (stand alone) rispetto al contesto.
  • Prediligere un card-style design.
  • Utilizzare colori intensi e una grafica accattivante.
  • Testi brevi e concisi (limitarli al minimo).
  • Adattare il contenuto alla tipologia di canale o device di destinazione.
  • Includere call to action chiare e specifiche.
  • Ridurre a concetti semplici immagini complesse.
  • Ogni micro-contenuto deve contenere un solo invito all’azione.

Come anticipato, l’approccio più semplice per realizzare soluzioni efficaci è sviluppare un card-style design. Questa tecnica di progettazione, oltre ad essere di semplice realizzazione, è un utile strumento per l’organizzazione della struttura ed è di immediata comprensione per gli utenti, in quanto ogni card corrisponde ad una singola azione.

Nell’immagine che segue vediamo come Junk Food Clothing sfrutti questo approccio per attirare gli utenti sul sito web utilizzando nei canali social specifiche card.

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Di seguito è riportata invece una galleria di interessanti esempi di micro contenuti nel mondo dell’eCommerce.

L’importanza di presentarsi al meglio

Se il sito di vendita è un sito ufficiale di un brand o un rivenditore autorizzato può essere utile metterlo in evidenza per renderlo più interessante e dare fiducia all’utente finale.

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Segnalare la promozione al posto giusto e al momento giusto

È importante ricordare all’utente le promozioni in corso nelle aree “calde” dello schermo. Ad esempio su mango.com se si aggiunge a carrello un prodotto al di sotto della soglia per ottenere la spedizione gratuita, si visualizza un messaggio che ricorda quanto manca per raggiungerla allo scopo di indurre l’utente ad acquistare qualche articolo in più, per “arrotondare” l’ordine e avere il free shipping.

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Ingaggiare l’utente e incentivare l’interazione

Zappos.com cerca di ingaggiare il cliente che non è riuscito a trovare la taglia che stava cercando, informandolo che è possibile chiedere di essere avvisati non appena ci sarà nuova disponibilità.

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Creare l’occasione da non perdere

Dare l’impressione al cliente che deve completare l’acquisto velocemente per “non perdere l’occasione” è sicuramente una buona soluzione per incrementare il conversion rate. È importante inserire, nelle zone calde delle conversioni, messaggi ad hoc stimolare l’acquisto.

Amazon.com è uno dei siti che maggiormente sfrutta questo approccio indicando, ad esempio, nella scheda prodotto la “disponibilità immediata” e la previsione di consegna.

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Asos.com offre invece ai propri clienti la possibilità di avere gli articoli “prenotati” per 60 minuti dalla messa al carrello. Nel riepilogo acquisti si ricorda al cliente che ha un periodo limitato per chiudere l’ordine, rafforzando il concetto con una call to action incalzante: “pagare ora in modo sicuro”.

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Attrarre nuovi clienti dei motori di ricerca

Avere title e description ben “cesellati” per ogni pagina è fondamentale sia per soddisfare un requisito base per ottenere un buon posizionamento nei motori di ricerca, e sia per attrarre visitatori, persuadendoli al click dalle pagine dei risultati di ricerca.

Nel caso di un eCommerce, ad esempio, è buona pratica mettere in evidenza:

  • Se il sito che sta vendendo è un sito ufficiale di un brand o un rivenditore autorizzato (si veda esempio sopra).
  • I servizi principali, come ad esempio il reso gratuito e la consegna rapida.
  • Le offerte in corso.

Per un’ottimizzazione completa per i motori di ricerca, inoltre, è necessario prevedere testi introduttivi per la pagine di categoria, poiché possono dare un maggiore peso ai contenuti in pagina.

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Di seguito invece troviamo l’esempio della SERP di OVS.it, dove viene data grande evidenza agli incentivi per l’acquisto: scontistiche (sconto newsletter) e servizi interessanti per gli utenti.

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In un mondo sempre più mobile, dove le persone hanno tempi brevi di attenzione ma quantità infinite di contenuti tra cui scegliere ogni giorno, i micro contenuti sono la più importante strategia di marca che un’azienda possa decidere di fare. Utilizzando questo approccio è possibile mettere ancora più in relazione i contenuti con gli obiettivi di marketing di un’impresa e trasformare il micro content in un formidabile strumento di marketing per incrementare le vendite e il ROI.

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