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Il VoIP raggiunge il 17% del traffico telefonico nelle aziende italiane

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Sempre più aziende italiane fanno uso del VoIP (Voice over Internet Protocol), la tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un’altra rete con protocollo Ip, anziché passare attraverso la rete telefonica tradizionale.
Lo rileva una ricerca condotta dall’Università Bocconi, in collaborazione con Italtel e Cisco Italia, tramite un’indagine che ha coinvolto un campione di 6.600 utenti in quattro grandi aziende italiane che hanno adottato sistemi VoIP.
Secondo le stime, il traffico VoIP ammonta a circa il 17,5 per cento del totale del traffico del segmento business e il personale delle aziende ne fa un uso frequente nell’arco della giornata lavorativa, utilizzando però un set limitato di funzionalità, riconducibili agli usi tradizionali di un sistema di comunicazione.
Il VoIP, adottato dalle aziende principalmente con lo scopo di contenere i costi, ha subito incontrato il favore degli utilizzatori che hanno preso rapidamente dimestichezza con questo nuovo strumento.
Anche Giorgio Bertolina, amministratore delegato Italtel, è convinto delle potenzialità del VoIP come opportunità per ridurre i costi delle aziende e delle pubbliche amministrazioni, come dichiara a Panorama.it: «E’ stato ed è motore per l’innovazione, non tanto in termini tecnologici ma come traino per un nuovo modello di business, in quanto, partito come un modalità alternativa per fare chiamate vocali, è oggi la tecnologia di base per la realizzazione dei nuovi servizi e applicazioni della Unified Communication, capace di integrare telefono, video-teleconferenza e office collaboration. La Unified Communication è un’opportunità di efficienza e risparmio per le imprese, grandi o piccole, e la pubblica amministrazione ed è in grado di migliorare la qualità della vita dei consumatori. Saranno infatti le applicazioni ‘communication-centric’, già oggi richieste dagli utenti, a sostenere la crescita del mercato nei prossimi anni. Non solo per il segmento business, ma anche per quello residenziale».

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