1. Definire gli obiettivi dello studio
L'incontro tra le parti interessate è fondamentale per determinare gli scopi della ricerca utente. In questo step devono essere identificate aree di interesse, eventuali domande e gli obiettivi dello studio. Definire questi aspetti è indispensabile per valutare quale metodologia di ricerca UX scegliere. Gli studi di usabilità sono utili attività per la raccolta di dati qualitativi e quantitativi rispetto al comportamento dell'utente, e per risolvere eventuali problematiche rispetto al design del sito ( i contenuti sono chiari e facili da trovare? Gli utenti riescono a completare il task previsto? ). Se invece lo scopo dello studio è raccogliere feedback attitudinali è opportuno scegliere metodi di ricerca alternativi più aderenti. È importante non prevedere troppi obiettivi ma concentrarsi su quelli principali che spostano l'asticella del ROI.2. Definire l'impostazione e il formato dello studio
Vi proponiamo di seguito alcune considerazioni al fine di delineare quale metodo di ricerca sia più adatto a una specifica situazione.- In laboratorio o sul campo: dove è più opportuno condurre test utente? Per questioni di comodità, la maggior parte degli studi di usabilità sono condotti in laboratorio. Tuttavia se l'ambiente reale è particolarmente critico, o se risulta complesso identificare gli utenti oggetto di studio, è preferibile svolgere la ricerca nel contesto naturale.
- Con o senza moderatore: i test con moderatore forniscono diversi spunti di design e maggiori opportunità di capire i problemi di interazione degli utenti. Durante questo tipo di studi si raccolgono anche più commenti da parte dei partecipanti. Gli studi non moderati, dall'altro lato, sono sicuramente più economici e veloci. Gli utenti che partecipano a queste sessioni sono solitamente più rilassati e inclini a dire quello che pensano, proprio per via dell'assenza di una figura autorevole.
- Di persona o da remoto: per quanto possibile si consiglia di effettuare i test utente di persona. Infatti, quando si è nella stessa stanza del partecipante l'interazione è maggiore e si è in grado di rilevare anche segnali indicativi forniti dal linguaggio non verbale.
3. Definire il numero di partecipanti
Per le ricerche di tipo qualitativo sono sufficienti 5 partecipanti. Se invece lo studio coinvolge utenti di target differenti, si consiglia di creare gruppi da 2-5 partecipanti, in base a caratteristiche peculiari da valutare per il raggiungimento di specifici obiettivi. Per ciò che concerne invece il panorama delle indagini quantitative ed eyetracking è richiesto un campione più ampio al fine di raggiungere la significatività statistica. Indicativamente ciascuno gruppo di utenti deve essere composto da 20-30 partecipanti.4. Scegliere gli utenti più rappresentativi
Per ottenere risultati significativi da un test utente è fondamentale individuare e coinvolgere il campione più rappresentativo. Per il recluiting è opportuno scegliere tra coloro che più si avvicinano alle Personas identificate e che rispondano al meglio a caratteristiche demografiche, comportamentali e attitudinali definite per lo studio.5. Identificare specifici compiti sulla base degli obiettivi da raggiungere
Durante i test di usabilità i ricercatori chiedono agli utenti di completare delle attività durante l'interazione con l'interfaccia. I compiti sono generalmente definiti scenari, che corrispondono agli obiettivi dello studio. Queste azioni possono variare dal generale al particolare e possono essere principalmente di tue tipi:- Compiti esplorativi: si tratta di attività ad ampio raggio e orientate alla ricerca. Questi task hanno l'obiettivo di valutare le capacità di esplorazione e individuazione di specifiche informazioni e sono ideali per test di tipo quantitativo.
- Compiti specifici: queste attività prevedono azioni più circoscritte. Sono utilizzate per test sia di tipo qualitativo che quantitativo.
6. Condurre uno studio pilota
Una volta definiti i task è opportuno condurre uno studio pilota, ovvero un test per delineare e pianificare al meglio le sessioni di attività. Questa "prova" può essere anche un utile supporto alla miglior definizione dei profili del campione, in modo da assicurarsi di aver scelto i partecipanti più rappresentativi. Gli studi pilota sono particolarmente importanti per lo sviluppo di ricerche online non moderate, in quanto non è possibile effettuare modifiche live o chiarire eventuali dubbi degli utenti.7. Decidere quali metriche valutare
Lo scopo principale degli studi di usabilità qualitativi è quello di acquisire conoscenze a livello di progettazione e, con pochi utenti, è improbabile ottenere risultati rappresentativi estensibili a tutta la popolazione. In generale quindi "misurare" l'usabilità non è una priorità. In uno studio quantitativo, o che coinvolge un gran numero di utenti, è invece un aspetto importante. Le più comuni metriche di usabilità sono: tempo per svolgere il compito, indice di soddisfazione, tasso di successo e percentuale di errore. Se si sceglie invece di raccogliere dati soggettivi, quali ad esempio la facilità d'uso, è importante definire in quale momento della ricerca si richiederà la compilazione del questionario: se al termine di ogni task, alla fine di ogni sessione o in entrambi i momenti.8. Definire le fasi di cui si compone il test
Una volta deciso di approcciarsi alla realizzazione di un test di usabilità è opportuno stilare una scaletta con tutte le fasi dell'attività. Questo documento è un importante strumento di comunicazione tra i membri del team e un utile record per studi futuri. Le informazioni chiave che deve contenere sono:- Nome del prodotto o del sito che deve essere testato.
- Obiettivi della ricerca.
- Compiti, scenari.
- Aspetti logistici: tempistiche, date e tipologia di studio.
- Profili dei partecipanti.
- Metriche, questionari.
9. I membri del team devono rispettare la sequenza delle sessioni
Per loro natura, gli studi di usabilità sviluppano la collaborazione tra le parti. Aprire un dialogo e una conversazione con i partecipanti porta a risposte più complete e convincenti rispetto all'interazione con un'interfaccia. Si crea quindi un "terreno comune" grazie a cui è possibile ridurre il tempo necessario per condividere e documentare i risultati ottenuti e impiegare maggiormente le risorse nella progettazione. È importante quindi che i diversi membri del team partecipino alle sessioni di test in modo che possano valutare live le necessità degli utenti e progettare miglioramenti che riducano attriti o difficoltà.