Digital Marketing Strategy

Link Building, cos'è e a cosa serve

Tempo di lettura 3 minuti

Così come avvenuto con i blog, dati da molti prematuramente per morti dopo la diffusione e il successo del nuovo web sociale (ne parliamo qui, Corporate Blog, un must…), anche i link erano stati dati da qualcuno per spacciati come tecnica SEO, troppo frettolosamente e, spesso, confondendo il nobile lavoro di Link Building con la banale consuetudine dello scambio link o addirittura con lo spam. Non solo. Molti guru della SEO hanno talvolta sottovalutato questa attività, tuttora cruciale e più che mai viva (purché portata avanti in modo strategico e con grande cura), in favore di tecniche più sofisticate, con maggiore tasso tecnico e professionale e di certo più appaganti.

Se c’è una cosa da non dimenticare mai, però, è che il web non è altro che la trasposizione in forma virtuale del mondo reale. Se volessimo immaginarci il web come la terra e il vostro sito come uno dei milioni di paesi che esistono al suo interno, potremmo paragonare la navigazione degli utenti a un viaggio, al turismo dei giorni nostri. Allora, assecondando questo parallelo, perché un viaggiatore dovrebbe fermarsi nel vostro “paese” piuttosto che in un altro? Siete sicuri che egli abbia tutte le indicazioni necessarie per trovarlo? Siete sicuri che egli sia in grado di scegliere il vostro rispetto a centinaia di altri simili o addirittura migliori?

Cos’è dunque la Link Building e a cosa serve? I cartelli stradali di internet sono senza dubbio i link. Bisogna cercare di seminare più cartelli stradali possibili, tenendo sempre in considerazione i luoghi dove posizionarli. Come non avrebbe senso installare centinaia di indicazioni per il Duomo di Milano lungo le strade di Pechino, all’interno dell’universo del world wide web bisogna pianificare al dettaglio dove piazzare i link che portano al nostro sito. Questi “cartelli” servono in primo luogo ai motori di ricerca, per comprendere quali siano le “strade” della rete, dove esse portino e cosa si ci sia dopo i vari “svincoli”, per far arrivare il traffico alla giusta meta. L’unica differenza con il mondo reale, è che nel web questi cartelli non sono piazzati soltanto dai titolari delle aziende o dalle istituzioni, per segnalare luoghi di interesse o servizi importanti per la cittadinanza, ma possono essere messi da chiunque. Quello che si deve fare, dunque, è stimolare quanto più possibile l’iniziativa di terzi a linkare i nostri siti, oltre che lavorare in prima persona. E’ un lavoro su più livelli, ma è assolutamente indispensabile farlo.

Quali sono i trucchi per generare dei link in entrata al nostro sito, che siano efficaci per migliorarne la visibilità e il posizionamento? Eccone alcuni:

  1. Siate costanti, ma non spammate: i motori di ricerca non sono macchine sciocche e capiscono perfettamente la differenza tra lavorare onestamente e cercare scorciatoie e trucchetti. Nel web dei nostri giorni l’onestà e il lavoro serio alla lunga pagano, tutto il resto porta dritto alla messa al bando da parte dei motori. Per Google e gli altri, infatti, l’aumento costante del numero di link esterni ad un sito è sintomo di crescita e di autorevolezza, tutto il resto (a parte rare eccezioni, come ad esempio eventuali picchi di celebrità saltuaria) è spam e come tale viene punito e arginato.
  2. Prendetevi cura delle digital pr: l’influenza nel processo decisionale del consumatore, che un tempo avevano per lo più i giornalisti della carta stampata, oggi si è sposta quasi del tutto sul web tramite i blogger e i social network. Tenete quindi sempre sotto controllo i blog o le pagine e i gruppi presenti sui social che sono inerenti ai vostri servizi/prodotti e stabilite relazioni durature con i gestori di queste piattaforme.
  3. Rimanete sempre in tema: è fondamentale non fare entrare il nostro brand in associazione con link, siti o messaggi che possono intaccare la nostra reputazione o che non sono attinenti al nostro prodotto/servizio. Spesso viene spontaneo accettare ogni proposta di scambio link che ci viene fatta. Ma è meglio ragionare in termini di qualità che in termini di quantità. La tematicità e l’autorevolezza dei siti su cui andiamo a mettere link è un parametro assolutamente fondamentale.
  4. Create un corporate blog e dei canali social: dedicate una risorsa alla loro coltivazione. In questo modo potrete fidelizzare potenziali clienti e avere un contatto più diretto e meno formale con loro, creando attorno al vostro brand una community di potenziali clienti utili non solo per comunicare facilmente promozioni a un gruppo iper-targettizzato, ma anche per monitorare le esigenze e gli eventuali complaints dei vostri clienti. Sul blog potrete creare link verso le pagine del vostro sito, aiutando i motori di ricerca a comprendere sempre meglio come esso sia strutturato e di cosa parli.

Per concludere, la link building è una delle attività più importanti nell’economia di gestione di un sito. Va fatta con costanza, va fatta bene, va considerata una vera e propria missione per se stessi e per gli utenti, che dovranno essere aiutati in ogni modo a trovare il nostro sito tra migliaia di altri, molto spesso meno autorevoli, completi e importanti del nostro.

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