User Experience Design

Pillole di User Centered design

Tempo di lettura 3 minuti

Una doverosa introduzione

Da oggi parte una guida in sei piccoli episodi in cui vi racconterò un processo di User Centered design.

Ricordate quando abbiamo parlato di UX vs UI? Siamo partiti dallo schema di Central e abbiamo aggiunto qualche passaggio per descrivere meglio il processo di lavoro.

Il processo di User Centered design parte come una linea confusa e diventa gradualmente una soluzione lineare, attraverso diversi passaggi di lavorazione. Come appare un processo di User Centered design.

Abbiamo ottenuto sei fasi principali:

  1. Osservazione
  2. Analisi dei dati
  3. Organizzazione dell’esperienza
  4. Low-fi design
  5. Med-fi design
  6. Hi-fi design

 

Ogni fase è caratterizzata da:

  • un obiettivo
  • diversi strumenti e metodi
  • professionalità diverse

 

Idealmente questo workflow si può applicare a qualunque oggetto di design. Noi ci concentreremo sulla realizzazione di interfacce digitali, in particolare di siti web.

Vi accompagnerò un passaggio alla volta, dai requisiti di progettazione fino al layout.

Siete pronti? Iniziamo.

 

Osservare gli utenti per comprendere le loro esigenze

La prima fase di un processo di design è l'osservazione degli utenti, allo scopo di capirne le esigenze e i comportamenti. Il primo passaggio: l’Osservazione

Obiettivo

Il nostro processo di design deve essere incentrato sugli utenti. Questo significa che dobbiamo partire da loro per raccogliere le indicazioni e le evidenze che guideranno la fase di disegno dell’interfaccia. In questa fase ci guardiamo attorno, impariamo guardando gli utenti, capiamo dove serve un’innovazione e dove c’è necessità di rendere le cose più facili da usare.

 

Strumenti e metodi

Possiamo osservare i nostri utenti in due modi: direttamente e indirettamente.

 

Alcuni metodi di ricerca indiretta sono:

  • Web Analytics: misurazione del traffico degli utenti sul sito, con attenzione a obiettivi e pattern di comportamento
  • A/B testing: confronto fra due interfacce che differiscono per una variabile specifica
  • Sondaggi: serie di domande diffuse su ampia scala, finalizzate a indagare aspetti quali l’opinione circa un argomento

 

Alcuni metodi di ricerca diretta sono:

  • Test di usabilità: osservazione dell’esecuzione di un compito sul sito da parte di utenti reali che, attraverso il protocollo thinking aloud, esprimono ad alta voce i loro pensieri mentre usano l’interfaccia
  • Questionari: serie di domande finalizzate a valutare metriche specifiche
  • Workshop con utenti: progettazione collaborativa dell’esperienza attraverso discussione e produzione di schemi

 

Esistono anche altri metodi, il cui utilizzo va valutato di volta in volta per ottenere il migliore risultato con il giusto impiego di risorse.

 

Professionalità diverse

  • Web Analyst: misura il traffico e le metriche del reale utilizzo del sito. È pratico e strategico: imposta gli obiettivi e osserva i dati raccolti per dedurre dove possano esistere dei problemi di fruizione o di navigazione all’interno del sito.
  • Usability researcher: individua nel dettaglio i problemi di usabilità delle interfacce digitali. Adora osservare le persone mentre utilizzano l’interfaccia, perché impara direttamente dalle loro interazioni e reazioni.
  • UX designer: progetta i presupposti per veicolare una particolare esperienza-utente per le persone che useranno l’interfaccia digitale. È concentrato sulle necessità, caratteristiche e abitudini degli individui o gruppi che useranno l’interfaccia; per questo deve avere anche molta empatia.

 

Con questa panoramica si conclude il primo episodio. Nel prossimo appuntamento: Analisi dei dati.

 

E nell’attesa che puoi fare?

Se sei interessato a uno strumento o metodo in particolare, commenta e dimmi quale ti interessa di più: io sarò contento di fare un approfondimento per i più richiesti!

 

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